80 voglia di Anime 80...e non solo

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    Joe Cocker



    Inizia la sua carriera musicale nella sua città natale, all'età di 15 anni; la sua prima band è gli Avengers (con il nome di Vance Arnold), seguita dai Big Blues (1963), e infine The Grease Band (1966). Il suo primo singolo è la cover dei Beatles I'll Cry Instead, dall'album A Hard Day's Night.
    Dopo un qualche successo in Gran Bretagna con il singolo Marjorine, la sua fama scoppia con la sua versione di With a Little Help from My Friends, un'altra cover beatlesiana stavolta dall'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Questa versione, con Jimmy Page alla chitarra solista, diviene prima nelle classifiche inglesi per una settimana nel novembre 1968.
    Nel 1969 canta a Woodstock, e la sua interpretazione del brano di Leon Russell Delta Lady è un nuovo successo. Continua la sua serie di cover dei Beatles nel 1970 con una versione di She Came In Through the Bathroom Window dall'album Abbey Road. Mentre il suo successo in Gran Bretagna comincia a scemare, entra nelle classifiche statunitensi con Cry Me a River e Feelin' Alright; nel 1970, la sua versione live di The Letter dei Box Tops, che appare nell'album dal vivo Mad Dogs & Englishmen, è il primo hit che raggiunge la Top Ten USA.
    Nel 1969 appare all'Ed Sullivan Show. La sua interpretazione ha spesso un'intensità fisica, spesso presa in giro da John Belushi nei suoi spettacoli: al Saturday Night Live ci fu anche un duetto improvvisato tra di loro, in una puntata in cui Cocker era ospite.
    All'inizio degli anni settanta la sua carriera si blocca per una serie di problemi soprattutto legati all'abuso di alcol; Cocker ritorna però prepotentemente a scalare le classifiche nella seconda metà degli anni ottanta, con la sua versione di You Can Leave Your Hat On, scritta da Randy Newman, dal film 9 settimane e ½. È di inizio decennio però il duetto Up Where We Belong, (brano scritto da Buffy Sainte-Marie e Will Jennings) e cantato con Jennifer Warnes dal film Ufficiale e gentiluomo; Oscar per la miglior canzone); più in là nel tempo arriveranno Unchain My Heart, When the Night Comes, N'oubliez jamais e un duetto con Eros Ramazzotti realizzato nel 1998, That's All I Need to Know, inserito nell'album live Eros live di Eros.
    Nel settembre 2010 viene invitato a I migliori anni, presentato da Carlo Conti. Cocker ha inciso un nuovo album Hard Knocks in uscita il 5 ottobre 2010. Il disco, il primo di inediti dopo otto anni, è prodotto da Matt Serletic, già al lavoro con Carlos Santana e Matchbox Twenty. L'interprete inglese lo ha presentato il 14 novembre 2010 al Palasharp di Milano, durante l'unica tappa italiana del suo tour europeo autunnale.

    Discografia
    Album in studio[modifica | modifica sorgente]
    With a Little Help from My Friends (1969)
    Joe Cocker! (1969)
    Joe Cocker (1972) - uscito solo in Europa
    I Can Stand a Little Rain (1974)
    Jamaica Say You Will (1975)
    Stingray (1976)
    Luxury You Can Afford (1978)
    Sheffield Steel (1982)
    Civilized Man (1984)
    Cocker (1986)
    Unchain My Heart (1987)
    One Night of Sin (1989)
    Night Calls (1991)
    Have a Little Faith (1994)
    Organic (1996)
    Across from Midnight (1997)
    No Ordinary World (1999)
    Respect Yourself (2002)
    Heart & Soul (2004)
    Hymn for My Soul (2007)
    Hard Knocks (2010)
    Fire It Up (2012)
    Live[modifica | modifica sorgente]
    Mad Dogs & Englishmen (1970)
    Live in L.A. (1976)
    Space Captain (1976)
    Live in New York (1981)
    Joe Cocker Live (1990)
    Vance Arnold & The Avengers (1999)
    Standing Here - Live in Colorado (2001)
    The Complete Fillmore East Concerts (2006)
    Live at Woodstock (2009)
    Fire It Up Live (2013)
    Raccolte[modifica | modifica sorgente]
    Cocker Happy (1971)
    Double Cocker Power Double (1972)
    Joe Cocker's Greatest Hits (1977)
    The Best of Joe Cocker (1983) - uscito solo in Australia
    Joe Cocker, 14 Classic Hits (1987)
    I Love the Night (1988)
    The Legend (1992)
    The Best of Joe Cocker (1992)
    The Essential (1995)
    The Long Voyage Home (1995)
    Greatest Hits (1998)
    The Anthology (1999)
    Greatest Love Songs (2003)
    The Ultimate Collection 1968-2003 (2003)
    Ultimate Collection (2004)
    Gold (2006)
    Classic Cocker (2007)
    Icon (2011)
    Altri[modifica | modifica sorgente]
    Unchain My Heart (1987) - EP
    The 12 Mixes (1988) - remix
    Special Beck's Edition (1997)
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    B. B. King, nome d'arte di Riley B. King (Itta Bena, 16 settembre 1925), è un chitarrista e cantante statunitense.
    Con una lunghissima carriera alle spalle, oggi è uno dei più importanti esponenti del blues viventi. Con la sua "Lucille", una chitarra Gibson ES-355 custom, è diventato un'icona stessa del genere musicale già a partire dagli anni cinquanta. Ha avuto una così grande carriera che ancora oggi è riconosciuto come il re del blues. Ha vinto 14 volte il Grammy. Nella rivista Rolling Stone è posto come sesto chitarrista più bravo del mondo (Lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone). Il suo sound è caratterizzato da suoni caldi e piacevoli che danno vita ad un blues elegante che lo ha contraddistinto per tutta la sua carriera. Il suo stile chitarristico è caratterizzato solo da parti soliste che si alternano al canto, senza mai sfociare in parti di accompagnamento.

    Biografia
    King passò molta della sua infanzia vivendo con la madre e la nonna, lavorando come mezzadro. King ha detto che veniva pagato 35 centesimi per ogni 100 libbre (45 kg) di cotone che raccoglieva, prima di scoprire il suo talento. Da giovane, si appassionò ai cantanti neri come T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt. Presto incominciò a esercitarsi cantando musica gospel in chiesa.
    Nel 1943 King si trasferì a Indianola, Mississippi e tre anni dopo a Memphis, Tennessee, dove affinò la sua tecnica di chitarrista con l'aiuto del cugino, il chitarrista country blues Bukka White.
    Alla fine, King incominciò a trasmettere la sua musica dal vivo sulla radio di Memphis WDI,A come disc-jokey, una stazione che aveva da poco cambiato la propria programmazione per trasmettere soltanto musica nera, cosa estremamente rara all'epoca. Alla radio King incominciò ad usare il nome The Pepticon Boy, che più tardi divenne "The Blues Boy from Beale Street" (il ragazzo del blues di Beale Street) o più semplicemente The Beale Street Blues Boy: il nome fu poi abbreviato a Blues Boy e, infine, a B.B.
    Nel 1949 King cominciò a registrare canzoni per la RPM Records di Los Angeles. Gran parte delle sue prime registrazioni furono prodotte da Sam Phillips che poi avrebbe fondato la leggendaria Sun Records.
    Negli anni cinquanta King divenne uno degli esponenti principali del panorama R&B collezionando una lunga lista di hits tra i quali You Know I Love You, Woke Up This Morning, Please Love Me, When My Heart Beats Like a Hammer, Whole Lotta' Love, You Upset Me Baby, Every Day I Have the Blues, Sneakin' Around, Ten Long Years, Bad Luck, Sweet Little Angel, On My Word of Honor, e Please Accept My Love. Nel 1962 King firmò per la ABC-Paramount Records.
    Nel novembre del 1964 King registrò al Regal Theater di Chicago l'album Live at the Regal che sarebbe ben presto entrato nella leggenda.
    Il primo successo di King al di fuori del mercato blues fu una riedizione di The Thrill Is Gone di Roy Hawkins che nel 1969 scalò le classifiche sia pop che R&B, evento molto raro ancora oggi. L'elenco dei successi di King continuò per tutti gli anni settanta con canzoni quali To Know You Is to Love You e I Like to Live the Love. Dal 1951 al 1985 King è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte.
    Nei decenni successivi King ha registrato sempre meno senza perdere in popolarità grazie alla partecipazione a film e show televisivi (tra cui una puntata de I Robinson dove interpreta se stesso) e tenendo annualmente circa 300 serate. Nel 1988 ha conquistato una nuova generazione di fan grazie al singolo When Love Comes to Town, suonata insieme agli U2. Nel 2000 ha invece registrato Riding with the King in coppia con Eric Clapton.
    Nella sua carriera ha suonato insieme a moltissimi artisti e gruppi, tra cui Eric Clapton, Buddy Guy, David Gilmour, Muddy Waters, Paul Butterfield, Luciano Pavarotti, Richie Sambora, Phil Collins, Billy Ocean, Stevie Ray Vaughan, Etta James, Gladys Knight, Chaka Khan, James Brown, Jerry Lee Lewis, Little Richard, Ray Charles, Albert King, Gary Moore, Diane Shuur, Slash, U2, John Mayer, Jeff Beck, Gloria Estefan, Roger Daltrey, Bobby Bland, Zucchero, Tracy Chapman, Sheryl Crow, Billy Preston, Elton John, Mark Knopfler, Van Morrison, Billy Gibbons, e Willie Nelson,(( Brad Paisley )) e la sua partecipazione, nel 1990, al Pistoia Blues con Jeff Healey ed Edoardo Bennato dove interpretano alcuni brani tra cui quello di Edoardo, Signor censore . Singolare è inoltre una sua esibizione insieme all'attore Bruce Willis, suo grandissimo fan, e Anthony Jacobson, amico d'infanzia.
    È indubbio che King sia stato fonte di ispirazione per moltissimi musicisti, da almeno cinquant'anni, e che la sua fama nel mondo musicale non sia diminuita nemmeno oggi.
    Nel 2004 King è stato insignito di una laurea ad honorem presso la University of Mississippi.
    Nel 2005 per festeggiare i suoi 80 anni, pubblica un album pieno di ospiti illustri: Van Morrison, Billy Gibbons, Eric Clapton, Sheryl Crow, Darryl Hall & John Oates, John Mayer, Mark Knopfler, Glenn Frey, Gloria Estefan, Roger Daltrey, Bobby Bland ed Elton John.
    King ha inoltre donato la sua grande collezione blues all'Ole Miss Center for Southern Studies.


    King e la sua chitarra
    Nell'inverno del 1949, King stava suonando in una sala da ballo nell'Arkansas. Per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene, una pratica non troppo insolita. Due uomini incominciarono a litigare, facendo cadere il barile contenente il kerosene infuocato sul pavimento. Questo scatenò un incendio e conseguente evacuazione. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson semi acustica, nell'edificio in fiamme e rientrò per recuperarla. Il giorno dopo, King scoprì che i due uomini avevano combattuto per una donna chiamata Lucille e decise di chiamare Lucille la sua prima chitarra, così come tutte le chitarre che ha posseduto da quell'esperienza quasi fatale, per ricordarmi di non fare mai più una cosa del genere. Altra versione invece vuole che, saputo il nome, avesse detto «per colpa di Lucille a momento ci rimetto la vita» creando poi un doppio senso tra la ragazza e la chitarra. Lucille in particolare è una Gibson Custom Shop ES-335 (nella sua carriera ha suonato anche ES-175, ES-330, ES-345 ma è del 335 che ha fatto il suo marchio), una chitarra nera semi acustica prodotta appositamente per il vero "Re del Blues". Costruita con le specifiche di BB King si distingue dalle altre 335 per l'introduzione Vari-tone, un selettore rotativo che interviene inserendo diverse combinazioni R/C per dare diversi tagli al suono proveniente dai pickup: di fatto si va da un suono gonfio e rotondo fino al suonino fino da funky


    Curiosità
  4. È considerato l'iniziatore di quella tecnica del "vibrato" per cui il dito compie piccoli movimenti "incrociando" la corda anziché seguirne la lunghezza; tale tecnica è definita "hummingbird" (colibrì), appunto dal movimento eseguito dalla mano sulla tastiera.

  5. È nipote, per parte di madre, del campione del mondo dei pesi massimi Sonny Liston.

  6. È apparso in una puntata della serie TV I Robinson nel ruolo di Riley Jackson.

  7. Nel 1993 apparve in un cameo musicale nel film 4 fantasmi per un sogno, interpretando se stesso.

  8. B.B King perse la sua chitarra più rappresentativa,Lucille, durante l'incendio scatenatasi in un locale durante un suo concerto.


  9. Discografia
    B.B. King riceve la Medaglia presidenziale della libertà da George W. Bush.
    Album in studio
    1957 - Singin' the Blues
    1958 - The Blues
    1959 - B. B. King Wails
    1959 - Sings Spirituals
    1960 - The Great B. B. King
    1960 - My Kind of Blues
    1961 - Blues for Me
    1962 - Blues in My Heart
    1962 - Easy Listening Blues
    1963 - B. B. King
    1963 - Mr. Blues
    1966 - Confessin' the Blues
    1968 - Blues on Top of Blues
    1968 - Lucille
    1969 - Live & Well
    1969 - Completely Well
    1970 - Indianola Mississippi Seeds
    1971 - Live in Cook County Jail
    1971 - B.B. King in London
    1972 - L.A. Midnight
    1972 - Guess Who
    1973 - To Know You Is to Love You
    1974 - Friends
    1977 - King Size
    1978 - Midnight Believer
    1979 - Take It Home
    1981 - There Must Be a Better World Somewhere
    1982 - Love Me Tender
    1983 - Blues 'N' Jazz
    1989 - King of Blues
    1991 - There Is Always One More Time
    1995 - Lucille & Friends
    1997 - Deuces Wild
    1998 - Blues on the Bayou
    1999 - Let the Good Times Roll
    2000 - Riding with the King
    2000 - Makin' Love Is Good for You
    2001 - A Christmas Celebration of Hope
    2003 - Reflections
    2005 - B. B. King & Friends: 80
    2008 - One Kind Favor
    Live [modifica]
    1965 - Live at the Regal
    1967 - Blues is King
    1967 - The Kings' Jam (live bootleg)
    1970 - The Incredible Soul of B. B. King
    1971 - Live in Cook County Jail
    1974 - Together for the First Time... Live
    1980 - Live "Now Appearing" at Ole Miss
    1987 - Live and Well
    1990 - Live at San Quentin
    1990 - B.B. King and Sons Live
    1991 - Live at the Apollo
    1993 - Live at Montreux
    1996 - How Blue Can You Get? Live Performances
    1997 - Live at the Regal
    1998 - Live in Cook County Jail
    1999 - Live in Japan
    2001 - Live at San Quentin (Remastered)
    2002 - Royal Jam - The Crusaders with B.B. King and the Royal Philharmonic Orchestra
    2008 - B.B. King Live
    2012 - Live at the Royal Albert Hall 2011
    Raccolte
    1960 - The Electric B.B. King - His Best
    1998 - His Best - The Electric B.B. King
    1998 - Greatest Hits
    1999 - Millennium Collection - 20th Century Masters
    1999 - His Definitive Greatest Hits
    2000 - Anthology
    2001 - Here & There - The Uncollected B.B. King
    2003 - Christmas Collection - 20th Century Masters
    2005 - Ultimate Collection
    2005 - B. B. King & Friends: 80
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    James Joseph Brown (Barnwell, 3 maggio 1933 – Atlanta, 25 dicembre 2006) è stato un cantante, ballerino e attore statunitense.
    Considerato una delle più importanti figure della musica del XX secolo, è stato un pioniere nell'evoluzione della musica gospel e rhythm and blues nonché del soul e del funk.
    Era noto anche con alcuni soprannomi (molti autoattribuiti), fra i quali "Soul Brother Number One", "Mr. Dynamite", "The Hardest-Working Man in Show Business", "Minister of The New New Super Heavy Funk", "Mr. Please Please Please", "Universal James", "Funky President", "The King of R&B", e il più noto di tutti, The Godfather of Soul, il padrino del Soul.[2][3][1][4]
    Negli anni settanta è stato bandleader del gruppo The J.B.'s citato spesso con nomi alternativi quali The James Brown Soul Train, Maceo and the Macks e The Last Word. Come gruppo a sé stante, i J.B.'s hanno suonato anche come backing band di Bobby Byrd, Lyn Collins ed altri cantanti. Nel 1980 ha interpretato il ruolo di reverendo Cleophus James nel film The Blues Brothers.

    Biografia
    James Joseph Brown, Jr. (in seguito si fece togliere dal nome anagrafico "Junior") nacque in una baracca nella campagna del South Carolina, anche se l'artista ebbe a dichiarare di essere nato a Macon, in Georgia.
    Crebbe ad Augusta, in Georgia, in condizioni di marcato disagio. Si guadagnò da vivere lavorando, sin da bambino, come raccoglitore di cotone, come lustrascarpe e raccogliendo le mance dei soldati neri di stanza in città. Fu infatti incaricato, non ancora decenne, di procurare clienti per il bordello a cui il padre lo diede in "affidamento" dopo che entrambi furono abbandonati dalla moglie e madre.
    Cominciò ad esibirsi in qualche piccolo locale della zona, ma allo stesso tempo commettendo piccoli reati. A 16 anni fu arrestato per rapina a mano armata e fu recluso nel riformatorio di Toccoa, in Georgia. Qui conobbe Bobby Byrd (per molto tempo seconda voce del futuro Padrino del Soul, sia sul palco che in studio), la cui famiglia aiutò quella di Brown ad ottenerne il rilascio sulla parola dopo solo tre anni di detenzione, a condizione che non tornasse ad Augusta o nella contea di Richmond.
    Fece qualche passo nello sport, in particolare nel pugilato e nel baseball, ma dovette ritirarsi dall'agonismo a causa di un incidente ad una gamba. Si dedicò allora a tempo pieno alla musica.
    In particolare, si appassionò al gospel, che ascoltava in chiesa fin da piccolo, allo swing ed al rhythm & blues.
    Esordì alle fine degli anni quaranta nel quartetto vocale dei Gospel Starlighters, destreggiandosi anche alla batteria, all'organo ed al pianoforte.
    Alla metà del decennio successivo fondò la sua prima band firmando un contratto con una delle più celebri case discografiche dell'epoca, la King Records: The Flames. Spostatosi dal gospel al rhythm & blues, James Brown arriva al successo nel 1956 con Please, Please, Please che schizzò immediatamente nella hit parade di Billboard (e che a tutt'oggi ha collezionato ben 40 dischi d'oro). Seguirono due album e altri singoli come Try Me e Night Train, che ottennero tutti un grande successo.
    Negli anni sessanta Brown fu stabilmente in vetta alle classifiche dei dischi di rhythm & blues con brani come Prisoner of Love, Papa's Got a Brand New Bag, I Got You (I Feel Good), It's a Man's Man's Man's World, Cold Sweat e Say It Loud: I'm Black and I'm Proud. Nel 1962 venne registrato un concerto tenuto al Teatro Apollo che darà vita all'album doppio Live at the Apollo, diventato un best seller. Grazie alla sua popolarità riuscì a trasmettere messaggi sui temi sociali e esistenziali, come l'importanza dell'istruzione e la necessità di migliorare la propria condizione individuale e sociale. Seguirono altri grandi successi per Brown, tra i quali It's Too Funky in Here e I Got the Feeling.
    Gli anni settanta lo videro ancora grande protagonista con ben otto album di successo: dopo una serie di dieci canzoni che lo proiettarono immancabilmente in classifica, James Brown si autoproclamò "Il Padrino del Soul" (The Godfather of Soul), sulla scia del celebre film premio Oscar Il padrino.
    Il boom della disco music lo spiazzò un po', ma la sua breve apparizione nella parte del predicatore invasato nel famoso film The Blues Brothers (di John Landis, con John Belushi e Dan Aykroyd) lo rilanciò al grande pubblico. Travolgente fu anche la sua esibizione in Living in America nel film Rocky IV (con Sylvester Stallone).
    Negli anni ottanta è da ricordare anche il successo in coppia con Afrika Bambaataa, Unity.
    Negli anni seguenti Brown proseguì l'attività dal vivo e in studio, incoraggiando la rivalità tra Prince e Michael Jackson, da lui considerati suoi successori.
    Non mancherà di lanciare appelli per i diritti umani: da ricordare la sua battaglia, negli anni 2002-2003, a favore di Amina Lawal, donna nigeriana di 30 anni, condannata a essere lapidata a morte da una corte islamica del suo paese. Il 28 maggio 2002 partecipa al Pavarotti & Friends for Angola con una memorabile esibizione di It's a Man's Man's World assieme al maestro Luciano Pavarotti.
    James Brown è il secondo artista della storia dopo Elvis Presley ad aver avuto il maggior numero di singoli posizionati nella Billboard Hot 100, con 99 singoli entrati tra le prime 100 posizioni. Se si calcola invece la classifica R&B Statunitense, Brown è il cantante che ha avuto il maggior numero di singoli entrati in chart, ben 103.
    Sebbene James Brown non compaia nell'elenco della RIAA riguardante i 100 artisti di maggior successo di sempre negli Stati Uniti, si può affermare con certezza che le vendite complessive dei suoi dischi superino facilmente i 10 milioni di copie nei soli Stati Uniti. La classifica stilata dalla RIAA si basa solo sulle vendite certificate di dischi d'oro e platino, privilegiando quindi gli artisti con carriera discografica relativamente breve ma di grande successo. Questo criterio di selezione elimina dal conteggio tutti i dischi che non raggiungono almeno la notorietà del disco d'oro, attribuendo conseguentemente ai 99 album di Brown soltanto 3,5 milioni di copie vendute complessivamente.


    La scomparsa
    All'inizio del 2006, James Brown fu colpito da un tumore alla prostata. Il cantante non si perse d'animo, e si sottopose a delle cure per sconfiggere il male, dichiarando: «Ho superato molte cose nella mia vita. Supererò anche questa al meglio». Nonostante i suoi problemi di salute, Brown mantenne la sua reputazione di "hardest working man in show business" continuando imperterrito a tenere numerosi concerti. Nel corso del dicembre del 2006 James Brown comincia ad avvertire dei dolori fisici che lo portano ad annullare varie date dei suoi concerti. Riesce a cantare in condizioni precarie il 21 ad un concerto di beneficenza.
    Il 24 dicembre, colto da un'acuta forma di polmonite, il "Padrino del Soul" viene ricoverato all'Emory Crawford Long Hospital dove sembra aver superato il malore, colpito poi da un'aritmia cardiaca muore all'1:45 della notte. L'artista aveva 73 anni.
    Dopo il decesso di Brown avvenuto nel giorno di Natale, parenti ed amici, celebrità varie e migliaia di fan presero parte alle esequie pubbliche tenutesi all'Apollo Theater di New York il 28 dicembre 2006 e alla James Brown Arena il 30 dicembre 2006 nella città di Augusta, Georgia. Una cerimonia funebre privata, venne altresì tenuta a North Augusta, South Carolina il 29 dicembre 2006, alla quale parteciparono i famigliari di Brown e gli amici più stretti. Tra le numerose celebrità che parteciparono alle funzioni figurarono: Michael Jackson, Jimmy Cliff, Joe Frazier, Buddy Guy, Ice Cube, Ludacris, Dr. Dre, Little Richard, Dick Gregory, MC Hammer, Prince, Jesse Jackson, Ice-T, Jerry Lee Lewis, Bootsy Collins, LL Cool J, Li'l Wayne, Lenny Kravitz, 50 Cent, Stevie Wonder, e Don King.

    Discografia
    Album
    Please Please Please (1959)
    Try Me (1959)
    Think (1960)
    The Amazing James Brown (1961)
    James Brown Presents His Band/Night Train (1961)
    Shout and Shimmy (1962)
    James Brown and His Famous Flames Tour the USA (1962)
    Live at the Apollo - RS500 (1963)
    Prisoner of Love (1963)
    Showtime (1964)
    The Unbeatable James Brown (1964)
    Grits and Soul (1964)
    Out of Sight (1964)
    Papa's Got a Brand New Bag (1965)
    I Got You (I Feel Good) (1966)
    James Brown Plays James Brown Today and Yesterday (1966)
    Mighty Instrumentals (1966)
    James Brown Plays New Breed (The Boo-Ga-Loo) (1966)
    Soul Brother No. 1: It's a Man's Man's Man's World (1966)
    James Brown Sings Christmas Songs (1966)
    Handful of Soul (1966)
    The James Brown Show (1967)
    Sings Raw Soul (1967)
    James Brown Plays the Real Thing (1967)
    Live at the Garden (1967)
    Cold Sweat (1967)
    James Brown Presents His Show of Tomorrow (1968)
    I Can't Stand Myself (1968)
    I Got the Feelin' (1968)
    Live at The Apollo, Volume 2 (1968)
    Jams Brown Sings Out of Sight (1968)
    Thinking About Little Willie John and a Few Nice Things (1968)
    A Soulful Christmas (1968)
    Say It Loud, I'm Black and I'm Proud (1969)
    Gettin' Down to It (1969)
    The Popcorn (1969)
    It's a Mother (1969)
    Ain't It Funky (1970)
    Soul on Top (1970)
    In the Jungle Groove (1970)
    Sex Machine (1970)
    Hey America (1970)
    Super Bad (1971)
    Sho' Is Funky Down Here (1971)
    Hot Pants (1971)
    Revolution of the Mind/Live at The Apollo, Volume 3 (1971)
    There It Is (1972)
    Get On the Good Foot (1972)
    Soul Classics (1972)
    Soul Classics, Volume 2 (1973)
    Black Caesar (1973)
    Slaughter's Big Rip-Off (1973)
    The Payback (1974)
    Hell (1974)
    Reality (1975)
    Sex Machine Today (1975)
    Everybody's Doin' The Hustle and Dead on the Double Bump (1975)
    Hot (1976)
    Get Up Offa That Thing (1976)
    Bodyheat (1976)
    Mutha's Nature (1977)
    Solid Gold (1977)
    The Fabulous James Brown (1977)
    Jam 1980's (1978)
    Take a Look at Those Cakes (1979)
    The Original Disco Man (1979)
    People (1980)
    Hot on the One (1980)
    Soul Syndrome (1980)
    Can Your Heart Stand It? (1981)
    The Best of James Brown (1981)
    Nonstop! (1981)
    Live in New York (1981)
    Bring It On (1983)
    Roots of A Revolution (1984)
    The Federal Years, Part 1 (1984)
    The Federal Years, Part 2 (1984)
    Ain't That a Groove - The James Brown Story 1966-1969 (1984)
    Doing It to Death - The James Brown Story 1970-1973 (1984)
    Dead on the Heavy Funk 1974-1976 (1985)
    The CD of JB: Sex Machine and Other Soul Classics (1985)
    The LP of JB (1986)
    Gravity (1986)
    In the Jungle Groove - RS500 (1986)
    James Brown and Friends (1988)
    Motherlode (1988)
    I'm Real (1988)
    Star Time - RS500 (1991)
    Messin' with The Blues (1991)
    20 All-Time Greatest Hits! - RS500 (1991)
    Love Over-Due (1991)
    Chronicles - Soul Pride (1993)
    Universal James (1993)
    Funky President (1993)
    Live at the Apollo (1995)
    JB40: 40th Anniversary Collection (1996)
    On Stage (1997)
    The Next Step (2002)

    Singoli
    1956: Please, Please, Please (R&B N° 5)
    1958: Try Me (R&B N° 1, U.S. N° 48)
    1959: I Want You So Bad (R&B N° 20)
    1960: I'll Go Crazy (R&B N° 15)
    1960: Think (R&B N° 7, U.S. N° 33)
    1960: This Old Heart (R&B N° 20, U.S. N° 79)
    1960: You've Got the Power (R&B N° 14, U.S. N° 86)
    1960: The Bells (U.S. N° 68)
    1961: Baby, You're Right (R&B N° 2, U.S. N° 49)
    1961: Bewildered (R&B N° 8, U.S. N° 40)
    1961: I Don't Mind (R&B N° 4, U.S. N° 47)
    1961: Just You and Me, Darling (R&B N° 17)
    1962: Night Train (R&B N° 5, U.S. N° 35)
    1962: Shout and Shimmy (R&B N° 16, U.S. N° 61)
    1962: Mashed Potatoes U.S.A. (R&B N° 21, U.S. N° 82)
    1962: Three Hearts in a Tangle (A-side) (U.S. N° 18)
    1962: I've Got Money (B-side) (U.S. N° 93)
    1963: Like a Baby (U.S. N° 24)
    1963: Every Beat of My Heart (U.S. N° 99)
    1963: Prisoner of Love (R&B N° 6, U.S. N° 18)
    1963: These Foolish Things (R&B N° 25, U.S. 55)
    1963: Signed, Sealed and Delivered (U.S. N° 77)
    1963: Oh Baby Don't You Weep – Pt. 1 (R&B N° 4, U.S. N° 23)
    1964: Please, Please, Please (overdubbed) (U.S. N° 95)
    1964: Have Mercy Baby
    1965: Papa's Got a Brand New Bag – Pt. 1 (R&B N° 1, U.S. N° 8)
    1965: I Got You (I Feel Good) (R&B N° 1, U.S. N° 3)
    1965: Lost Someone (live) (U.S. N° 94)
    1965: I'll Go Crazy (live) (R&B N° 28, U.S. N° 73)
    1966: Ain't That a Groove – Pts. 1 & 2 (R&B N° 6, U.S. N° 42)
    1966: It's a Man's Man's Man's World (R&B N° 1, U.S. N° 8)
    1966: Money Won't Change You – Pt. 1 (U.S. N° 53)
    1966: Don't Be a Drop-Out (R&B N° 4, U.S. 50)
    1966: Sweet Little Baby Boy – Pt. 1 (U.S. N° 8)
    1966: Bring It Up (Hipster's Avenue) (R&B N° 7, U.S. N° 29)
    1967: Kansas City (R&B N° 21, U.S. N° 55)
    1967: Think (duetto con Vicki Anderson) (U.S. N° 100)
    1967: Let Yourself Go (R&B N° 5, U.S. N° 46)
    1967: Cold Sweat – Pt. 1 (R&B N° 1, U.S. N° 7)
    1967: Get It Together – Pt. 1 (R&B N° 11, U.S. 40)
    1967: I Can't Stand Myself (When You Touch Me) (R&B N° 4, U.S. N° 28)
    1967: There Was a Time (R&B N° 3, U.S. N° 36)
    1968: America Is My Home, Pt. 1 (R&B N° 13, U.S. N° 52)
    1968: Goodbye My Love (U.S. N° 31)
    1968: I Can't Stand Myself (When You Touch Me) (R&B N° 4, U.S. N° 28)
    1968: I Got the Feelin' (R&B N° 1, U.S. N° 6)
    1968: I Guess I'll Have to Cry, Cry, Cry (R&B N° 15, U.S. N° 55)
    1968: Licking Stick - Licking Stick - Part 1 (R&B N° 2, U.S. N° 14)
    1968: Say It Loud - I'm Black and I'm Proud - Part 1 (R&B N° 1, U.S. N° 10)
    1968: There Was a Time (R&B N° 3, U.S. N° 36)
    1968: Tit For Tat (Ain't No Taking Back) (U.S. N° 86)
    1968: You've Got to Change Your Mind (R&B N° 47)
    1969: Ain't It Funky Now (R&B N° 3, U.S. N° 24)
    1969: Give It Up or Turnit a Loose (R&B N° 1, U.S. N° 15)
    1969: I Don't Want Nobody to Give Me Nothing (Open Up the Door, I'll Get It Myself) (R&B N° 3, U.S. N° 20)
    1969: Let a Man Come In and Do the Popcorn - Part One (R&B N° 2, U.S. N° 21)
    1969: Lowdown Popcorn (R&B N° 16, U.S. N° 41)
    1969: Mother Popcorn (You Got To Have A Mother For Me) Part 1(R&B N° 1, U.S. N° 11)
    1969: The Popcorn (R&B N° 11, U.S. N° 30)
    1970: Ain't It Funky Now (U.S. N° 24)
    1970: Brother Rapp - Part 1 & (Part 2) (U.S. N° 32)
    1970: Funky Drummer - Part 1 (U.S. N° 51)
    1970: Get Up (I Feel Like Being a) Sex Machine (Part 1) (R&B N° 2, U.S. N° 15)
    1970: Hey America - Part 1 & Part 2
    1970: It's a New Day - Part 1 & Part 2 (U.S. N° 32)
    1970: Santa Claus Is Definitely Here to Stay (U.S. N° 7)
    1970: Super Bad - Part 1 & Part 2 (R&B N° 1, U.S. N° 13)
    1971: Escape-ism - Part 1 (R&B N° 6, U.S. N° 35)
    1971: Get Up, Get Into It, Get Involved - P Spank (R&B N° 26)
    1979: For Goodness Sakes, Look at Those Cakes - Part I (R&B N° 52)
    1979: It's Too Funky in Here (R&B N° 15)
    1979: Star Generation (R&B N° 63)
    1980: Rapp Payback (Where Iz Moses) (R&B N° 46)
    1980: Regrets (R&B N° 63)
    1981: Stay with Me (R&B N° 80)
    1983: The Night Time Is the Right Time (To Be with the One that You Love) (R&B N° 73)
    1985: Living in America (R&B N° 10, U.S. N° 4)
    1986: Gravity (R&B N° 26, U.S. N° 93)
    1987: How Do You Stop (R&B N° 10)
    1988: I'm Real (R&B N° 2)
    1988: Static, Pts. 1 & 2 (R&B N° 5)
    1991: (So Tired of Standing Still We Got to) Move On (R&B N° 48)
    1993: Can't Get Any Harder (R&B N° 76)
    1993: Georgia-Lina
    1995: Respect Me
    1996: Hooked On Brown
    1998: Funk On Ah Roll
    2001: School Is In

    Raccolte
    Soul Classics (1972)
    Soul Classics, Volume 2 (1973)
    Solid Gold (1977)
    The Fabulous James Brown (1977)
    Can Your Heart Stand It? (1981)
    The Best of James Brown (1981)
    The Federal Years, Part 1 (1984)
    The Federal Years, Part 2 (1984)
    Roots of a Revolution (1984)
    Ain't That a Groove - The James Brown Story 1966-1969 (1984)
    Doing It to Death - The James Brown Story 1970-1973 (1984)
    Dead on the Heavy Funk 1974-1976 (1985)
    The CD of JB: Sex Machine and Other Soul Classics (1985)
    The LP of JB (1986)
    In The Jungle Groove (1986)
    The CD of JB II: Cold Sweat and Other Soul Classics (1987)
    Motherlode (1988)
    Messin' with the Blues (1991)
    Star Time (1991)
    Chronicles - Soul Pride (1993)
    JB40: 40th Anniversary Collection (1996)
    On Stage (1997)





  11. .

    MaceoParker1



    Maceo Parker (Kinston, 14 febbraio 1943) è un sassofonista e cantante statunitense, conosciuto soprattutto per la sua considerevole influenza sulla musica di uno dei padri del soul funk, James Brown, di cui è stato sassofonista, suonando assieme al fratello batterista, Melvin Parker.
    Il suo nome è ormai sinonimo di funk, le sue collaborazioni con i grandi del genere ne hanno fatto la storia: da George Clinton a Bootsy Collins, oltre ovviamente al già citato James Brown, fino alla recente collaborazione con Prince.
    Il 6 luglio 2009 si è esibito all'Arena Civica di Milano, per il Milano Jazzin' Festival.
    Il 30 luglio 2010 si è esibito al Teatro della Fortuna di Fano, per il Fano Jazz by the Sea.

    Discografia
    1970 - Doing Their Own Thing (Maceo & All the King's Men)
    1974 - Us
    1975 - Funky Music Machine (Maceo & All the King's Men)
    1989 - For All the King's Men
    1990 - Roots Revisited
    1991 - Mo' Roots
    1992 - Life on Planet Groove
    1993 - Southern Exposure
    1994 - Maceo (Soundtrack)
    1998 - Funk Overload
    2000 - Dial: M-A-C-E-O
    2003 - Made by Maceo
    2005 - School's In!
    2007 - Roots & Grooves
    2012 - Soul Classics






    Infine guardate con chi ha collaborato per diversi anni....eh già...quel sassofonista è proprio lui...

  12. .
    CITAZIONE (•Rei @ 7/12/2012, 23:55) 
    CITAZIONE (Capitan Katsura @ 7/12/2012, 23:10) 
    Gli scorpions *_* qualcuno di voi li conosce? xD

    ma l'hai letto il mio post? o.o

    Lol :lol:
    Era distratta probabilmente (spero...) ;)
  13. .
    Non ho persa una puntata!
    E' sensazionale!!! ^_^
  14. .
    Mitica Rei :rolleyes:
  15. .

    TheTrammpsbio2



    The Trammps sono uno dei gruppi vocali più soul nel panorama della musica Disco. Iniziano la loro carriera negli anni sessanta chiamandosi prima The Volcanos poi The Moods. La formazione base è composta da: Jimmy Ellis cantante, Stanley Wade cantante e bassista, Earl Young cantante e batterista, Harold Wade e Robert Upchurch cantanti.
    Il loro primo disco fu "Zing went the strings of my heart" del 1972, cover di una melodia di successo di Judy Garland, registrato nei leggendari Sigma Soun Studio di Filadelfia. Seguirono "Hold back the night" e "Where do we go from here" con cui, nel 1974, scalarono le classifiche R&B americane. Nel 1975 i Trammps entrano a far parte dell'etichetta Atlantic Records, diventando uno dei gruppi più riconoscibili nel panorama della Disco.
    Di quegli anni sono canzoni come "Hooked for life" e "Where the happt people go", a cui si aggiungono "Disco party", "Body contact" e molte altre. Ma il grande successo arriva con la pubblicazione di Disco Inferno (1976), il cui singolo omonimo viene incluso nella colonna sonora del film Saturday Night Fever. Nel 1977 Disco inferno diventa la canzone più rappresentativa sulla scena internazionale, del mondo della discoteca e regala ai Trammps un Grammy Award nel 1979.

    Discografia
    -The Legendary Zing Album (1975, Buddah Records)
    -Trammps (1975, Golden Fleece Records/Atlantic Records)
    -Where the Happy People Go (1976, Atlantic Records)
    -Disco Inferno (1976, Atlantic Records)
    -The Trammps III (1977, Atlantic Records)
    -Disco Champs (1977, Philadelphia International Records)
    -The Best Of (1978, Atlantic Records)
    -The Whole World's Dancing (1979, Atlantic Records)
    -Mixin'It Up (1980, Atlantic Records)
    -Slipping Out (1981, Atlantic Records)
    -This One Is For The Party (1984)


    Disco Inferno

  16. .
    Ci sono dei brani sulla radio di GTA che hanno avuto molto successo anche nella realtà....
    Eccone un po' (ho messo semplicemente i link perchè i video avrebbero appesantito troppo la pagina e non si sarebbe mai caricata tutta)...sono quelle che amo di più.

    K-DST
    Humble Pie - Get down to It
    Foghat - Slow Ride
    Tom Petty And The Heartbreakers - Runnin' Down A Dream
    Joe Cocker - Woman To Woman
    Boston-Smokin
    Eddie Money - Two Tickets To Paradise
    Grand Funk Railroad - Some Kind Of Wonderful

    Master Sounds 98.3
    Charles Wright - Express Yourself
    Harlem Underground Band - Smokin' Cheeba Cheeba
    Booker T And The MGs - Green Onions (mia preferita)
    James Brown - Funky President
    James Brown - The Payback


    Consiglio!
    Sentitele tutte, ne vale la pena ;)
    Magari 2/3 al giorno e via :)


    Buon Ascolto!



    Edited by RIXS™ - 1/12/2012, 23:27
  17. .

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    I Kool & the Gang sono un gruppo musicale statunitense. Si formarono nel 1964 a Jersey City, in New Jersey ed attraversarono diverse fasi nella loro carriera. Iniziarono come praticanti dell'R&B e del funk. Sicuramente attraversarono una fase durante la quale erano un'icona della musica, e segnarono il periodo di successo della loro carriera registrando canzoni che erano un misto tra il pop e l'R&B.
    La grafia iniziale del gruppo era Kool and the Gang, come l'album di debutto omonimo del 1969. Dall'album Wild and Peaceful del 1973 adottarono la grafia Kool & the Gang, mantenuta da allora in poi.

    Storia
    I membri principali del gruppo tra gli anni inclusero i fratelli Robert Bell (conosciuto come "Kool") al basso (nato l'8 ottobre 1950 a Youngstown, in Ohio) e Ronald Bell al sassofono tenore (nato il 1º novembre 1951 a Youngston, in Ohio); George Brown alla batteria (nato il 5 gennaio 1949); Robert Mickens alla trombetta; Dennis Thomas all'altro sassofono; Claydes Charles Smith alla chitarra (nato il 6 settembre 1948 e morto il 20 giugno 2006), il trombonista Clifford Adams e Rick Westfield alla tastiera. Il padre dei fratelli Bell era uno dei manager di Thelonious Monk e i fratelli erano amici con Leon Thomas. Da notare che l'ultimo chitarrista dei Kool & the Gang, Claydes Charles Smith, scrisse molti dei successi del gruppo, tra cui Joanna, Hollywood Swinging e Celebration.
    Nel 1964, Robert formò una banda strumentale chiamata "The Jazziacs" con cinque amici del liceo. Cambiarono il loro nome in "Kool & the Gang" e segnarono le pop-charts mondiali con l'uscita del loro debutto musicale, Kool and the Gang.
    Nonostante nessuno dei tre single dell'album riuscì a scalare la vetta delle pop-charts, i loro successi R&B furono veloci e di massa. Seguirono diversi album dal vivo e in studio, ma Wild and Peaceful del 1973 suscitò parecchio interesse nel mondo della musica con i singoli Jungle Boogie (che in futuro verrà utilizzata in Pulp Fiction di Quentin Tarantino) e Hollywood Swinging (nel videogioco GTA: San Andreas). Molte critiche giudicano l'album The Spirit of the Boogie del 1975 come il più grande successo della band.[senza fonte] Comunque, dopo quell'album la band passò dal genere funk alla disco-funk.
    Nella seconda metà degli anni 1970 ci furono grosse novità con l'ingresso del nuovo cantante James "J.T." Taylor. Nel 1979 con l'album Ladies'Night ed i singoli che ne conseguirono ci fu la vera consacrazione. Le loro #1 in quegli anni furono Fresh e Celebration, dall'album Celebrate!, prodotto da Eumir Deodato. Alcuni brani riuscirono ad ottenere successo come ad esempio, Big Fun, No Show, Get Down on It e Joanna. Il loro album del 1984, Emergency si posizionò quattro volte entro le 20 hit del momento. Il gruppo si fermò del tutto dopo l'album Forever, quando sia Taylor che Ronald Bell abbandonarono il gruppo; entrambi ritornarono in seguito, ma la vena creativa non fu più quella di un tempo.
    L'ultimo album pubblicato dai Kool & the Gang è Still Kool, pubblicato nel 2007.


    Curiosità
    -Hollywood Swinging fu usata anche da Jon Arons nel suo numero di danza sullo Steve Harvey Show.
    -Frammenti di Hollywood Swinging si possono ascoltare nella canzone Let Me Clear My Throat di DJ Kool.
    -Dall'album Light of worlds, del 1974, è stata più volte utilizzata la canzone Summer Madness. DJ Jazzy Jeff e -----Fresh Prince l'hanno usata per la loro hit Summertime; la canzone è stata utilizzata anche in Rocky del 1976. Più recentemente, Summer Madness è servita come musica di sottofondo per uno spot della Nike ed è stata una delle canzoni di sottofondo ai giochi Tony Hawk's Project 8 e GTA: Vice City.
    -Ai Kool & the Gang è spesso attribuita la canzone Car Wash, ma questo single venne in realtà registrato da Rose Royce.
    -La canzone Joanna (1983) ha una grande somiglianza con Last Christmas di George Michael; le canzoni sono spesso confuse quando viene suonata la parte strumentale.[senza fonte] La canzone di Michael venne realizzata nel 1984.
    -Jungle Boogie è stata utilizzata nella colonna sonora di Pulp Fiction, mentre il gruppo stesso è citato in Kill Bill, entrambi i film sono di Quentin Tarantino.
    -Il brano Celebration compare nel gioco Rayman Raving Rabbids 2 come canzone suonabile.
    -Il gruppo è citato dal co-protagonista Driss in Quasi amici - Intouchables nelle prime battute del film quando si presenta al colloquio di lavoro.


    Discografia
    Kool and the Gang (1969)
    -Live at the Sex Machine (1971)
    -Live at PJ's (1971)
    -Music Is the Message (1972)
    -Good Times (1973)
    -Wild and Peaceful (1973)
    -Light of Worlds (1974)
    -Spirit of the Boogie (1975)
    -Love & Understanding (1976)
    -Open Sesame (1976)
    -Behind the Eyes (1976)
    -The Force (1977)
    -Ladies' Night (1979)
    -Celebrate! (1980)
    -Something Special (1981)
    -As One (1982)
    -In the Heart (1983)
    -Emergency (1984)
    -Forever (1987)
    -Sweat (1989)
    -Unite (1993)
    -State of Affairs (1996)
    -Gangland (2001)
    -Still Kool (2007)


    Brani famosi

    Celebration


    Get Down On It


    Hollywood Swinging



    Buon ascolto!

  18. .
    Quali sono i gruppi che, secondo voi, rappresentano meglio l'hard rock?
  19. .
    Ragazzi e ragazze, chi preferite tra queste due leggende del soul?
  20. .
    The Boss :wub:
    Mi piace molto Bruce :)

  21. .
    E' obbligatorio?
73 replies since 10/10/2011
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