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.Mi sono trovata malissimo alle medie: in terza ho perfino cambiato posto, ma sono finita dalla padella alla brace.
Tutto ok elementari e superiori.
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Meglio non ripensarci sinceramente... . -
King 89 .
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Qualche momento divertente c'è stato ma nel complessivo sia in Italia che in Germania non sono stati poi tempi particolarmente speciali. Il meglio l'ho vissuto fuori dall'ambito scolastico.
Ad ogni modo: a scuola che tipo ero? In termini di voti sempre nella media, ne il secchione ne il ciuccio della classe. Ció è dovuto al fatto che non avevo la prerogativa di essere lecchino con i professori e ció ne ha danneggiato la valutazione da parte loro del mio impegno effettivo.
Con i compagni lo stesso: molti miei interessi non coincidevano con quelli della classe e non ho mai avuto veri amici sinceri. Solo qui in Germania ho avuto modo di fare amicizia con una famiglia di peruviani e rimane tutt'ora un caso isolato.
Alla fine mi definirei nel complessivo un'individuo che era li perché doveva, ma il suo bagaglio culturale, personale, spirituale e successivamente anche di competenze è stato arricchito altrove. In buona parte, a me personalmente, la scuola non mi ha "formato". Ho solo capito che chi leccava il C*** aveva piú successo.. -
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Quale scuola? Elementare, media, superiore?
Scuola elementare, bravo bambino, diligente, studioso, educatissimo. Uguale per la scuola media, anzi, qualcosa in più perché ero in una classe di somari, per cui emergevo tra tutti.
Le cose sono un po' cambiate alle superiori perché dopo il 3° anno la voglia di studiare è calata e ho iniziato a disertare. Ero uno di quelli che potevano dare tantissimo ma davano poco, con grande delusione di insegnanti che vedevano il mio potenziale. Nel 4° anno delle superiori ho fatto 120 giorni di assenza, quindi prima bocciatura. Al 5° anno un po' meno ma ho ripetuto anche quello. Però, cavolo, non posso certo dire di non essermi divertito. Ricordo ancora le mattine in cui un mio amico mi attendeva all'ingresso della scuola per andare in sala giochi. E comunque rifarei tutto quello che ho fatto, perché in fin dei conti il diploma non mi è mai servito a un [parolaccia]! Dovevo nascere una ventina d'anni prima per avere quasi sicuramente una sorte diversa..
Ai tempi della scuola |
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