Vento di cambiamento



T: NO!
E: Terra aspetta!

Non la presi affatto bene. Non volevo sentire altre parole che sicuramente mi avrebbero ferita così corsi via. Volevo sprofondare.. ci avevo creduto così tanto! Possibile che non vi erano altre soluzioni? Non poteva finire così..



In quel momento mi rimase difficile tenere in considerazione i sentimenti di mio padre nel comunicarmi una notizia così delicata. Cercai di sfuggire forse per paura di mostrarmi debole ai suoi occhi. Quando arrivò lo scuolabus non ci pensai un attimo a salirvi sopra.



Come avrei affrontato i miei compagni? Presa dall'entusiasmo, dopo aver appreso della gravidanz adi mia madre, avevo raccontato a tutti, che presto sarei diventata "sorella maggiore". Avrei trovato il coraggio di raccontare loro la triste realtà? Come biasimarmi, in fondo a quell'età difficilmente si ha la possibilità ragionare lucidamente. Intanto mia madre non sembrava riuscire a superare la situazione, chissà se il tempo sarebbe riuscito a curare le sue più profonde ferite.

V: E' colpa mia se Terra sta male.. vi ho visti prima.
E: Smettila di colpevolizzarti. Troveremo una soluzione!
V: E quale? Il dottore è stato chiaro.. difficilmente riuscirò a rimanere di nuovo incinta.



Al mio ritorno da scuola anzichè tuffarmi sui libri mi sedetti sulla poltrona ed accesi la Tv.



La mia attenzione venne catturata da una pubblicità sui bambini in cerca di adozione, fu allora che capiì che ciò di cui avevo bisogno andava al di là del 'semplice' legame di 'sangue'. Dovevo dirlo a qualcuno.. e quel qualcuno erano proprio i miei genitori! Come l'avrebbero presa? Valeva la pensa scoprirlo.



T: Mamma, Papà!



Appena mi vide, mia madre si asciugò in fretta le lacrime. Poco dopo arrivò anche mio padre..



T: Adottiamola!
V: Cosa?
E: Terra che cosa stai dicendo?
T: La sorellina.. adottiamola.



Ricordo ancora lo stupore nei loro occhi nel sentirmi pronunciare quelle parole da una bambina delle elementari con così tanta fermezza e decisione.



Mio padre cercò di spiegarmi che sarebbe passato del tempo prima che mia madre riuscisse a superare un tale trauma ma nemmeno le sue parole riuscirono a farmi cambiare idea. Ero decisa più che mai a risolvere la situazione in un modo così inusuale.



V: Tesoro.. se Terra vuole una sorellina noi l'accontenteremo. Questi giono ho pensato molto e non permetterà niente e a nessuno di minare la nostra serenità.
E: Velia, sei impazzita pure tu? Non sappiamo niente di adozioni. E se la richiesta di Terra fosse solo un capriccio dettato dalle ultime delusioni ricevute?
V: Sai com'è fatta, non è tipo da queste cose..
E: Già, più tardi cercherò informazioni più dettagliate.



Un giorno, approfittando della mia assenza, andarono dall'assistente sociale del paese per chiedere delucidazioni circa l'adozione. Quando tornai da scuola, trovai la cosa completamente vuota e stranamente silenziosa. Dov'erano andati tutti? Provai a salire al piano superiore ma non c'era nessuno. Quando però sentiì il rumore delle chiavi che aprivano la porta vidi, scesi le scale e fu in quel momento che notai tre figure varcare la soglia di casa.



Non potevo credere ai miei occhi.



Mia madre, che per giorni non aveva fatto altro che versare lacrime, per un attimo mi parve accennare un sorriso sul volto. La stessa luce negli occhi che le avevo visto solo poche settimane prima del 'lutto'.



Mi avvicinai timorosa a LEI..



T: Lei è...
V: Si.. è tua sorella! Si chiama Maka..
T: Io sono Terra!
M: Che... strano nome!
T: MA!!! Non è strano, uff!!!



"Che caratterino.."

V: Domani avrete tutto il tempo di fare conoscenza!



Non rimasi a lungo imbronciata.. presi per la mano "Maka" e la trascinai nel tentativo di mostrarle casa!

E: Fai piano tesoro! Non parla ancora bene la nostra lingua!
T: Vieni Maka!

Salimmo in tutta fretta le scale, desiderosa di mostrarle quella che sarebbe stata la nostra camera!



Quando entrai nella stanza, rimasi completamente di stucco: i mobili, le decorazioni.. tutto era cambiato! Non avevo ancora ben capito il tema, forse indiano, ma sentivo che l'intento dei miei genitori era far sentire a proprio agio la mia nuova "sorella", mischiando due culture diverse, ma non così tanto distanti fra loro.



T: Wow...



M: Terra...

Nubi di tempesta



V: Sono incinta!
E: Avremo un bambino.. questa notizia vale più di mille raccolti!



E: Terra ne sarà entusiasta..
V: Già, chi sa che faccia farà quando le comunicheremo che presto avrà una sorellina o un fratellino con cui giocare..
E: Corro a dirglielo!

Mi padre era così contento che corse immediatamente in casa con la speranza di trovarmi.



E: Terra, tesoro.. devo parlarti di una questione importante..
T: Brum brum...
E: Terra... tuo mamma sta aspettando un fratellino o una sorellina!



Mi alzai di scatto posando in terra la macchina con cui stavo giocando. Quella rivelazione mi aveva totalmente colta di sorpresa!



La felicità prese, in un attimo il sopravvendo sullo stupore, tanto che stracolma di tutte quelle emozioni, nuove per me, saltai al collo di mio padre stringendolo in un forte abbraccio.

E: Sei felice?
T: Tanto tanto, babbino!

Inutile dirvi che ero al settimo cielo. Ogni giorno mi 'allenavo' a fare la sorella maggiore con la mia adorata bambola. Sarei stata all'altezza?





I giorni passavano tranquillamente. I ritmi lavorativi dei miei genitori si erano notevolmente stabilizzati tanto da permetterci di passare molto tempo insieme. Mio padre mi insegnò anche a pescare! Avevamo ritrovato quella complicità che avevamo avuto fino a qualche tempo prima.. forse era per questo che ero così felice..



E: Dovremo farlo più spesso! Ogni tanto fa bene staccare la spina per un attimo..
T: *ride*



MUSICA




Tuttavia le cose non vanno sempre come noi vorremmo.. la vita, purtroppo, ci mette di fronte a degli ostacoli talvolta insormontaboli. Solo chi ha un forte spirito di adattamento va avanti. La forza fisica non deve mai prevalere su quella mentale.. il giusto equilibrio lo si trova solo quando corpo e ragione vanno in un'unica direzione. Già.. un concetto troppo difficile per una ragazzina.



E: Velia! Non scendi giù a cena?



E: Che cos'hai?
V: Non lo so.. c'è qualcosa che non va, lo sento!



Così mio padre, senza che me ne accorgessi, portò mia madre nella stessa clinica che solo la settimana prima ci aveva annunciando la notizia donandoci così tanta gioia e felicità.



V: Lo sapevo.. dovevamo aspettare prima di dirlo a Terra..
E: Cosa c'è di sbagliato a farsi prendere dall'entusiasmo?



V: E' colpa mia..
E: Non è colpa tua.. non puoi colpevolizzarti, il dottore ha parlato di aborto spontaneo. Terra capirà.. E' una ragazzina forte.. insieme ce la faremo a superare questo momento!



Mia madre non la prese affatto bene. Cominciò a far tardi al lavoro e a mangiare sempre di meno.. le nostre giornate divennero così colme di silenzi, fu allora che cominciai ad insospettirmi. Com'era possibile che fino a pochissimi giorni prima in casa regnava la pace e la senerità? Che cos'era successo?



E: Su, calmati.. andrà tutto bene..
V: Sigh.. sigh...



E: Pensa a riposarti, sono giorni che non chiudi occhio..

Intenzionata a scoprire la verità, una sera mi intrufolai nella loro camera e li trovai distesi sul letto ancora vestiti con un inspiegabile espressione provata sul volto di mia madre con le lacrime che le rigavano le guance visibilmente arrossate. Avevo il diritto di sapere.. Cosa mi stavano nascondendo?



Così la mattina stessa prima di andare a scuola mi feci coraggio e chiesi spiegazioni a mio padre. Ero, sì, piccola ma non stupida! Le sue parole arrivarono come un macigno..



Non potevo crederci. Mi sentivo tradita ma non da mia madre.. dalla vita; così imprevedibile, capace di toglierti tutto ciò che hai sempre desiderato. Non era colpa di nessuno, semplicemente doveva andare così, ma questo l'avrei capito più avanti..

Rischieste inaspettate

L'agricoltura occupava la maggior parte del nostro tempo, ma era bello vivere con i frutti delle nostre fatiche. Ti da l'opportunità di sfruttare al meglio ma soprattutto apprezzare ciò che la natura ci regala ogni giorno. La vita nei campi non è per tutti.. è impegnativa ma sa regalarti anche delle grandi soddisfazioni oltre ad essere 'salutare'. Non ho mai temuto i pregiudizi, complice anche il fatto che la mia città è perlopiù popolata da agricoltori convinti!



E: Accidenti ho la schiena a pezzi! Terra arriverà a momenti, devo sbrigarmi o finirà per finire i compiti da sola anche questa sera!



T: Babbino sono tornata! Mi aiuti a fare i compiti?
E: Tesoro, finisco le ultime cose in cantina e ti aiuto!
T: Ma babbo, pure ieri mi hai detto così ma hai finito tardi!
E: Farò il possibile!



Poco tempo prima, avevamo preso parte ad una fiera agricola come espositori e molte persone potettero constatare la qualità dei nostri vini aumentando così le ordinazioni.. per questo mio padre passava così tanto tempo nei campi! E quanto a mia madre... beh i nostri orari raramente coincidevano! Quando io tornavo da scuola lei era al lavoro.. non era la prima volta che mi ritrovavo a finire i compiti da sola! Ma non ne ho mai fatto un dramma, sapevo che i miei genitori mi volevano bene e che facevano tutto questo soprattutto per me, ma cominciavo a sentire il bisogno di confidarmi con qualcuno.. sentivo la necessità di avere una figura fraterna al mio fianco, quella figura che mi è sempre mancata!



T: Quanto vorrei una sorellina..

Nella mia camera erano da sempre presenti due letti, mi sono sempre domandata il motivo, dal momento che ero figlia unica!

Subito dopo essermi messa a letto, mia madre entrò in camera.



V: Sei sveglia?
T: Mamma!!! Si sono sveglia! Hai fatto tante cose buone buone al lavoro?
V: SI, ho fatto tante cose buone buone, o almeno spero eheh! Vuoi che ti leggo una storia?
T: Siiiiiii!



V: C'era una volta un cavaliere...
T: Mamma...
V: Si?



T: mamma quando arriva la sorellina?
V: TERRA! Ma cosa ti salta in mente..
T: Voglio una sorellina..
V: Ma! Ne parliamo domani, adesso finisco di leggerti la storia..



Non so da dove mi uscissero quelle parole ma ci credevo veramente! Sentivo che qualcosa sarebbe cambiato..



V: Dormi piccolina, dormi... cercherò di accontentarti..



V: Ahhh, finalmente sul mio letto! Sai.. ho paura che la nostra bimba si senta trascurata.. sai per il lavoro!
E: Beh ma solo nell'ultimo periodo!
V: Lo so, ma siamo così presi dal lavoro che temo ci sia sfuggito qualcosa..
E: Forse hai ragione..



V: Posso confidarti una cosa?
E: Spero non sia niente di preoccupante..
V: Ma no.. prima di addormentarsi, Terra mi hai chiesto una sorellina..
E: Ho capito bene?!?!?!
V: Temo di si...
E: E tu cos'hai risposto?
V: Ho rimandato l'argomento a domani! Mi ha colto di sorpesa e non sapevo cosa risponderle..



E: Beh potremo...
V: ....provarci?



V: Oh, amore!!



I miei genitori fecero di tutto per esaudire il mio desiderio, ma può il tempo passava e più vedevo mia madre timorosa di non riuscire a darmi una sorella.. finchè un giorno, senza dire niente a nessuno andò a consultare un medico.



V: Spero tanto che il medico confermi ciò che penso..



Tassista: Dove la porto?
V: In Via Verona Creek 18, grazie!
Tassista: Alla clinica del Dott. Simano?
V: Si, esatto!



T: Eccoci arrivati!



V: Accidenti ho il cuore in gola... un bel respiro e--

--Varcò la soglia della clinica per incontrare il medico, con cui aveva precedentemente preso appuntamento!
Quando mia madre fece ritorno a casa, aveva una particolare luce negli occhi..



V: Tesoro sono tornata!



E: Velia! Dove sei stata?
V: In clinica...
E: Cosa? Su, non tenermi sulle spine..
V: Ultimamente abbiamo provato a.. beh si hai capito..



E: Non dirmi che...