One Piece: la serie Netflix (Giappone/Stati Uniti 2023) - Recensione

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    Eccoci alla tanto attesa serie dedicata al celebre Anime giapponese di Eiichiro Oda, in stile live action con attori ed attrici. Le riprese sono durate tutto il 2022 ed è stata distribuita su Netflix il 31. Agosto del 2023. Nonostante delle perplessità emerse nei trailer, ha invece riscosso un discreto successo con riscontri positivi da parte del pubblico e della critica. Nonostante qualche punto critico, il rischio di indispettire i fan della serie animata non è stato riscontrato, lasciando soddisfatti anche questi ultimi nel complessivo. È una produzione fra Giappone e Stati Uniti che ha previsto la supervisione dello stesso autore per la realizzazione del progetto.


    La Trama:

    La storia ricalca le vicissitudini della storia di One Piece partendo dai primi capitoli fino all'arco narrativo di Arlong Park.
    Nel primo episodio Monkey D. Luffy, un giovane pieno di sogni che aspira a diventare il re di pirati seguendo le orme del leggendario Gol D. Roger, fa la conoscenza del timido Koby e lo libera sconfiggendo la piratessa Alvida, dimostrando le sue capacità di ragazzo fatto di gomma. Inoltre si forma il trio iniziale composto da Luffy, lo spadaccino Zoro e la ladra Nami. Insieme si ritrovano ad una base della marina militare per recuperare una mappa che li puó portare verso la "Rotta Maggiore", la zona principale per chi aspira ad essere un pirata di successo. Insieme sconfiggono il capitano Morgan e salpano verso Orange Town, mentre Koby rimarrà assieme ad Hermeppo alla base poichè la sua aspirazione è opposta a quella di Luffy: vuole diventare un marine.

    Nel secondo episodio Luffy, Nami e Zoro s'imbattono nella ciurma di Bagy il clown, che vuole prendersi la mappa di Luffy per dirigersi anch'essi verso la rotta maggiore. Fatti in ostaggio, Zoro e Nami riescono a liberarsi sconfiggendo un sottoposto di Bagy, Kabaji, e traendo in salvo Luffy da una trappola affrontano il clown. Si rivela ad ogni modo un'ardua impresa, poichè anche Bagy ha mangiato un frutto del mare come Luffy, conferendogli l'abilità di scomporre il corpo. Nonostante tutto riescono ad intrappolare il corpo di Bagy in delle casse per poi dargli il colpo decisivo e liberare il villaggio di Orange Town dalle grinfie del clown. Mentre il gruppo di Luffy salpa verso nuovi orizzonti, Koby ed Hermeppo vengono arruolati dal vice-ammiraglio Garp che si dirige all'inseguimento della ciurma di Luffy.

    Nel terzo e quarto episodio il gruppo giunge nel villaggio di Syrup e fa la conoscenza di Usop, un bravo ragazzo ma pauroso e bugiardo. Scoprono che il giovane è figlio di un nobile pirata di nome Yasop, importante componente della ciurma di Shanks il rosso, il mentore di Luffy al quale ha prestato il celebre cappello di paglia. Aiuteranno Usop a salvare la ricca e giovane, ma molto malata Kaya, dal crudele piano del suo maggiordomo che vuole ucciderla per impossessarsi della sua eredità. In tre anni di servizio alla casa di Kaya, il maggiordomo si rivela essere un capitano pirata di nome Kuro ed il personale erano i suoi due scagnozzi Buchie e Shiam. Zoro sconfigge i due strampalati scagnozzi e Luffy dará il colpo decisivo a Kuro dopo una dura battaglia. Kaya, in segno di gratitudine gli farà dono della nave Going Merry con i quali salperanno verso il mare orientale assieme ad Usop, che si unisce alla ciurma. Si viene anche a scoprire che il vice-ammiraglio Garp è anche il nonno dello stesso Luffy.

    Nel quinto e sesto episodio vengono narrate le vicende del Baratie Restaurant. Qui il gruppo viene a conoscenza di Sanji, un'abile cuoco amante delle donne e della galanteria al servizio dello scorbutico ma buono Zeff, il proprietario del ristorante. Quest'ultimo fu un tempo pirata e salvò la vita a Sanji. Intanto Garp ingaggia alla caccia di Luffy un componente della flotta dei sette, Mihawk occhi di falco nonché lo spadaccino piú forte del mondo. Giunto sul posto viene peró sfidato da Zoro, poichè battendolo coronerebbe il suo sogno di diventare lo spadaccino migliore della storia. I due hanno un duello il mattino seguente, Zoro usa tutte le sue tecniche a tre spade ma viene sonoramente sconfitto. Mihawk risparmia Luffy e concede a Zoro di venirlo a cercare per una rivincita. Zoro promette a Luffy di non perdere mai piú un duello e sviene per via delle ferite. Zeff è Sanji riescono a curarlo e mettere a riposto il ragazzo, ma entra in scena l'uomo-pesce Arlong, il pirata piú ricercato nel mare orientale. Giunge sul posto grazie [SPOILER]all'aiuto di Bagy che era stato fatto ostaggio, poichè vuole la mappa per la rotta maggiore di cui è in possesso Luffy. I due hanno un'arduo scontro nel quale Luffy viene sonoramente sconfitto e poi tradito da Nami che si rivela essere una componente della ciurma dell'uomo-pesce, al quale consegna la mappa per poi andarsene con lui. Intanto Zoro si riprende ed il gruppo salpa alla ricerca di Nami. Sanji si unisce alla ciurma dopo aver tristemente salutato Zeff.

    Negli ultimi due episodi, il settimo ed ottavo, vengono narrate le vicende di Arlong Park: il triste passato di Nami che si finge alleata di Arlong grazie alla sua conoscenza con le mappe del mondo, per poter liberare il suo villaggio sotto assedio dell'uomo-pesce, che ottenne anni addietro dopo aver ucciso Bellmer, la madre adottiva di Nami e di sua sorella Nojiko. Giunti sul posto Luffy ed il suo gruppo vengono a conoscenza di tutti i fatti grazie al racconto di Nojiko. Nami intanto cerca di recuperare il denaro rubato per pagare il pegno promesso da Arlong, ma quest'ultimo la incastra mandandogli contro il marine corrotto Nezumi che le sequestra i soldi rendendo vani gli sforzi della ragazza. A questo punto Luffy ed il suo gruppo si dirige verso Arlong Park assieme a tutto il villaggio per sconfiggere Arlong. Zoro, seppur ancora malconcio, sconfigge molti uomini-pesce, mentre Sanji vince un duello contro il possente Kuroobi ed anche Usop sconfigge l'altro ufficiale di Arlong, Pciú, dopo avergli teso un tranello nel bosco. Luffy infine sconfigge Arlong dopo un'accanito scontro, annientandolo assieme a tutto il suo palazzo e liberando quindi anche il villaggio di Nami. Durante la festa serale del villaggio, giunge sul posto Garp che ha un'arduo scontro con il nipote Luffy. Ad ogni modo il vice-ammiraglio non lo arresta, poichè voleva solo assicurarsi della determinazione del ragazzo accettando la sua scelta di diventare pirata, seppur in contrasto con il suo ruolo di marine.
    L'epilogo finale vede Luffy diventare ufficialmente un pirata di livello con una taglia di 30 milioni di Berry, la piú alta nel mare orientale, mentre Garp decide di allenare personalmente Koby ed Hermeppo. Intanto anche Shanks viene a sapere dal suo rivale Mihawk della taglia di Luffy, compiacendosi del risultato ottenuto. Infine, mentre nella ciurma di Luffy si promettono i rispettivi sogni da seguire, si nota in conclusione che Bagy si allea con Alvida per vendicarsi di Luffy ed il capitano marine Smoker che si appresta alla caccia della ciurma del cappello di paglia.


    La storia è ben strutturata, gestita discretamente bene e riassunta in maniera accettabile da poter essere contenuta in otto episodi senza tralasciare i punti importanti. Gli effetti speciali, i costumi ed il trucco nel complessivo sono stati accettabili, sottolineando che con alcuni personaggi si poteva fare qualcosa di meglio, come adesempio con gli uomini-pesce. Le location sono fedeli alla serie originale e le musiche sono ben distribuite. Nel complessivo, la scelta del cast, tranne alcuni casi critici, risulta ampiamente accettabile nel complessivo. Nel corso degli otto episodi vengono mostrati i flashback che riguardano il passato di personaggi principali, ben distribuiti nel corso della storia.


    Personaggi ed Interpretazioni:

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    L'attore messicano Iñaki Godoy nei panni di Luffy risulta fra gli attori piú azzeccati nel cast. Ha interpretato il ragazzo di gomma con l'energia e l'enfasi che lo contraddistinguono, dimostrandosi anche serio all'occorrenza in alcune scene. Forse a volte un pó troppo entusiasta rispetto al Luffy originale, ha saputo comunque interpretare egregiamente il personaggio con un tocco proprio. Godoy è stato l'attore che meglio ha portato avanti la campagna pubblicitatia di questo progetto, dimostrandosi allegro e simpatico anche fuori dal set. Ha inoltre incontrato lo stesso Oda, che gli ha rivelato di assomigliare a Luffy come lo immaginava mentre lo disegnava anche per il carattere, regalandogli simbolicamente un cappello di paglia.
    L'attore giapponese Mackenryu rimedia il disastro visto nel live action di "Saint Seiya" dimostrandosi invece adatto al ruolo di Zoro, interpretandolo con carisma ed intensità in stile molto orientale ed asiatico. Sopratutto nei movimenti del corpo e nelle espressioni facciali l'attore si è dimostrato eccellente.
    Molto buona, seppur non particolarmente brillante, l'interpretazione dell'attrice statunitense Emily Rudd nei panni di Nami e del jamaicano Jacob Romero Gibson in quelli di Usop. L'attore spagnolo di origini britanniche Taz Skylar è stato invece molto bravo ad interpretare Sanji, facendo molto leva sull'apparenza elegante e galante del personaggio. Soprattutto nelle scene di combattimento l'attore si è dimostrato molto bravo.

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    Hanno riscosso particolare successo le Interpretazioni del sud-africano Steven Ward nei panni di Mihawk e di Jeff Ward in quelli di Bagy. Nel caso del primo per la somiglianza fisica ed il carisma esercitato nell'interpretazione, mentre per il secondo è stata apprezzata la verve comica e goliardica che l'attore ha saputo dare al personaggio, che in molti casi ha in qualche modo "rubato" la scena ai protagonisti.
    Molto bravi a mio avviso sono stati l'attore gallese Vincent Regan che ha saputo interpretare il ruolo autoritario del vice-ammiraglio Garp ed anche l'attore britannico Peter Gadiot che ha saputo dare un fascino scanzonato al personaggio di Shanks.

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    Degni di menzione sono: Morgan Davies nei panni di Koby ed Aidan Scott in quelli di Hermeppo. Sopratutto quest'ultimo è stato degno di un'interpretazione notevole.
    Morgan è stato discretamente interpretato dall'attore sud-africano Langley Kirkwood. Kuro è stato invece interpretato dall'attore di origini greche Alexander Maniatis, che ha fatto leva sull'eleganza del personaggio, riuscendo in un'ottima recitazione. Seppur non eccellenti, si puó dire accettabile l'interpretazione data da Chioma Umeala al personaggio di Nojiko, quella dell'attore afro-americano McKinley Belcher III nei panni dell'uomo-pesce Arlong ed anche il breve cameo di Michael Dorman nel ruolo di Gol D. Roger. Molto bene invece sono stati l'attore inglese Craig Fairbrass ed il sud-africano Grant Ross, rispettivamente nei panni del cuoco Zeff e dello sceriffo Genzo.

    Infine è doverosa una parentesi sugli attori che hanno interpretato i protagonisti da bambini nei flashback: Colton Osorio nei panni di Luffy, Lily Fisher in quelli di Nami, Kevin Saula in quelli di Usop e Maximilian Lee Piazza in quelli di Zoro. Sono stati tutti egregiamente bravi, in particolar modo la statunitense Audrey Cymone nel ruolo di Kuina, la rivale d'infanzia di Zoro, come anche il canadese Christian Convery nei panni di Sanji da bambino in un ruolo abbastanza sofferto e molto ben interpretato.



    Analisi ulteriore:

    La storia, come detto, rimane fedele al manga ed all'anime senza particolari stravolgimenti, ma con alcuni comprensibili cambiamenti per poter compattare la storia in circa otto ore.
    Adesempio è mancante il personaggio di Jango nella ciurma di Kuro e di Haccan nella ciurma di Arlong. Moji ha una breve comparsa nella ciurma di Bagy, mentre nella storia originale era il vice capitano. Mancano anche i due amici di Zoro, Yosaku e Johnny. Lo scontro fra Zoro e Kabaji viene quasi completamente ridotto ad un breve scambio, mentre l'attacco di Creek al Baratie Restaurant viene del tutto omesso e sostituito con un passaggio di Arlong, lasciando a Creek una breve apparizione contro Mihawk, avvenuta effettivamente anche nel manga.
    Gli altri scontri sono perlopiú fedeli all'originale, seppur con piccole variazioni sulla locazione o narrativa, come adesempio la morte di Merry che nel manga invece sopravvive oppure il personaggio di Shiam che viene interpretato da una donna. Un pó strana e forzata la presenza di alcuni attori di colore per personaggi che di colore non erano come Lucky Lou, il cuoco Paty o la sorella di Nami, Nojiko. Per Usop e Yasop risulta invece accettabile vista la fisionomia di questi personaggi.
    Degni di nota e ben fatti sono stati lo scontro fra Luffy e Bagy, quello tra Zoro e Mihawk al Baratie ed anche i duelli visti ad Arlong Park. Interessante e ben riuscito è stato l'intento di inserire un lieve accenno riguardante la Baroque Works e ridurre la presenza della marina al solo personaggio di Garp, che assieme a Koby ed Hermeppo si contrappone al nipote Luffy in una sorta di "terzo incomodo".
    Molto belli ed interessanti due aspetti che riaffiorano con questa serie che riparte dall'inizio, aspetti che per chi segue la serie da tempo a volte puó aver dimenticato: l'importanza di credere e perseguire nei propri sogni ed anche lo scambio generazionale che Zeff ricorda a Garp nei ruoli di Sanji, Koby e Ruffy, rispettivamente gli aspiranti successori di propri mentori, appunto Zeff, lo stesso Garp e Shanks.



    Conclusione:

    In conclusione, lo sviluppo degli autori Matt Owens e Steven Maeda, aiutati dalla supervisione dell'autore Eiichiro Oda ha comportato un pacchetto non necessariamente perfetto, con qualche difetto, ma ampiamente promosso, gradevole ed accettabile nel complessivo. La cosa piú importante è che sia rimasto fedele alla cronologia della storia originale senza cambiamenti indesiderati ed è stata questa una delle chiavi del successo di questa serie che non ha indispettito i fan piú attenti ed esperti della serie, come d'altronde lo è anche chi sta scrivendo questo articolo. Ad ogni modo è una serie consigliabile anche a chi non conosce né il fumetto né la serie animata, poiché parte da zero. Sicuramente è opportuno un seguito di questa serie, magari aggiustando le sbavature di questa prima stagione. Si conclude con un'intervista tra Iñaki ed Eiichiro Oda:




    Video di proprietà di: Netflix Italia



    Edited by Kiske - 11/9/2023, 06:24
     
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    Senza dubbio è una serie interessante per chi conosce e segue cappello di paglia, penso che abbiano fatto un ottimo lavoro nella scelta dei personaggi.
     
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